È una domanda molto difficile, perché li amo davvero tutti. Se proprio devo nominarne una, allora direi Ca Maria Adele Venezia. Quando visito un luogo, mi piacciono tutti i dettagli (visibili e nascosti), la personalità assunta, una certa malinconia (non troppa), le contraddizioni, l'unità, gli effetti di luce, la sorpresa e tutto ciò che viene dal passato.
Let's Go My Love trae ispirazione da molte cose. È un patchwork di tutto ciò che amo! Nel mondo digitale, mi piacciono le interfacce che lasciano spazio ai contenuti senza ostacolarli a tutti i costi, come ad esempio Netflix. Mi piacciono anche le interfacce scandinave molto minimaliste. Quando ero adolescente, non viaggiavo mai senza la Guide du Routard e questa guida turistica francese (nella versione cartacea) continua a ispirarmi molto. In termini di cinema, un film come American Beauty mi ispira molto per la sua estetica magistrale, così come i film di David Fincher e Xavier Dolan. Citerei anche la serie The Queen's Gambit. E un libro? Senza dubbio La storia segreta, che mi trasporta letteralmente. Ah, quella casa di campagna al centro del libro! Un brano musicale? Direi Orelsan, perché è di una spontaneità disarmante. E non so se sia un'ispirazione, ma quando lavoro a Let's Go My Love, metto spesso la radio ABC Lounge, che mi aiuta a concentrarmi. È un'ottima playlist da ascoltare se state per partire insieme!
Sylvie, Pauline e Sébastien, il team che sta dietro a Let's Go My Love